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Due amici alberelli

Giocano, crescono, maturano nel ciclo delle stagioni


Sono cresciuti insieme, coetanei, pochi giorni di differenza.

Il primo ha bucato il terriccio sul quale entrambi sono nati cinque giorni prima del secondo.

Sono ancora adolescenti, tuttora colmi di meraviglia per la bellezza intorno a loro.


Si divertono in Primavera, ad assaporare il sole caldo sui rami, a sentire i primi germogli sulla pelle, a nutrirsi della terra ricca e umida, a scrutare le foglioline che crescono verdi... quanta soddisfazione!

Ne provano tanta che contagiano tutti gli alberi della zona, anche i più lontani; la loro energia, vitalità, fanciullezza si trasmette nella terra attraverso le radici, regalando il loro sentimento di amicizia a tutto l'ecosistema.

Sono molto conosciuti, anche giù a valle, per i loro scherzi, fraterni bisticci, grandi giochi e forte legame.


D'Estate amano rincorrere il Sole con i rami, ruotano come girasoli e diventano così caldi che il calore penetra nelle radici, nella terra, diffondendosi tutto intorno.

Talvolta divengono assetati e danzano invocando la fertile pioggia.

Di notte sogliono guardare incantati le stelle, nel blu del cielo, tanti piccoli puntini luminescenti, e sognano di crescere così tanto da poterle toccare.

Ancora troppo piccoli per ospitare dei nidi, accolgono però sulle braccia gli uccellini, che fan visita ai due amici, e si uniscono al loro canto.


Quando il vento di Settembre inizia a soffiare potente, si stringono ancora più vicini ed iniziano a dire addio alle farfalle, ai fiori sul prato, alle foglioline verdi, che giorno dopo giorno si fanno sempre più giallognole, rossastre, scure. Scompigliate, si librano nell'aria, trasportate dal vento.

Sono gli occhi degli alberi, che volano verso punti di vista nuovi più alti, più trasversali, raggiungono nuovi luoghi, permettendo loro così di guardare ciò che altrimenti avrebbero solo visto con l'immaginazione, esplorando il mondo attraverso le radici, grazie alla preziosa e continua comunicazione con gli altri alberi.

Con l'Autunno, tutto si fa brunito, più ricchi, più maturi, cresciuti si avviano verso l'Inverno.


Quanta emozione quando vengono sfiorati dal primo fiocco di neve della stagione, fanno a gara per toccarlo, per poi finire, dopo poco, completamente tinti di bianco. La terra, le rocce, il cielo, tutto si fa candido; la neve continua a cadere soffice e si eleva un gran silenzio, da monte a monte tutto tace, in contemplazione, dello spettacolo immacolato.


Ed ora li troviamo lì, sempre vicini, ramo per ramo, l'ultima nevicata qualche settimana fa.

Il candore domina ancora il paesaggio, ma loro si sono già spogliati del mantello di neve che il calore della corteccia ha fatto sciogliere ai loro piedi.

Il Cielo è azzurro, il sole splende potente, qualche nuvoletta di panna è giunta ad ammirare l'altura.

E i due giovani alberelli guardano, osservano, con la curiosità dei bambini, la voglia di crescere degli adolescenti, la purezza della Natura, l'infinita bellezza di una splendida giornata di fine Febbraio.


Nelle loro radici sentono che sta per tornare la Primavera e, più saggi di un anno, sono pronti a fiorire.


Martina Stucchi

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